La tristezza del Natale
Il periodo natalizio per molti è tra quelli più belli dell’anno, ma per molte altre persone quando si avvicina Natale è estremamente triste. Tanto che è stato coniato il termine Christmas Blues, per indicare la “tristezza da Natale”.
I motivi per cui una persona può essere triste a Natale.
Anzitutto pensateci bene, l’atmosfera natalizia è fatta di luci, decorazioni colorate, persone felici e soprattutto famiglie unite. O almeno questo è tutto quello che ci aspettiamo per poi diventare una forzatura.
Motivi relazionali
- E’ infatti il periodo in cui la famiglia si ritrova, si riunisce e ci si aspetta che ci sia una piena armonia.
Ma che succede se questa armonia durante l’anno non è stata coltivata? Non si può certo pretendere che poi “all’improvviso”, solo perché arriva Natale, si possa stare in armonia con tutti. Eppure è proprio quello che succede! Per cui già solo al pensiero di ciò che ci aspetta nei fatidici giorni di festa cominciamo a innervosirci. Inoltre spesso ci ritroviamo a fare il confronto con altre famiglie in cui veramente c’è armonia e ci sentiamo tristi perché vediamo quello che vorremmo, ma non abbiamo. - Un altro motivo per cui potremmo percepire il Natale triste è quello di sentire la mancanza delle persone a noi care che purtroppo non ci sono più. E’ proprio quando desideriamo condividere dei bei momenti felici che sentiamo di più l’assenza di chi è stato importante per noi (un genitore, un nonno, uno zio…un fidanzato/a che ci ha lasciati). Ci sentiamo tristi a pensare che quella stessa atmosfera che prima c’era grazie alla loro presenza, ora non c’è più. E’ facile così ritrovarsi a pensare che non potrà essere mai più lo stesso e che quindi non vale la pena festeggiare, non vale la pena nemmeno provarci.
Motivi personali
- Un altro motivo per cui una persona può vivere con immensa tristezza il periodo natalizio è perché è sola! Pensate alle persone che non hanno famiglie numerose e che magari quei pochi parenti, per vari motivi, vanno a vivere in altre città o si sono costruiti nuove famiglie con cui passeranno i giorni di festa. Queste persone si possono sentire sole perché nessuno tiene a loro.
- I giorni di festa ci portano a spezzare la nostra quotidianità e così facendo ci ritroviamo più facilmente a fare i conti con qualcosa in sospeso. Questo perché finché siamo presi da mille cose abbiamo poco tempo per pensare, ci distraiamo da noi stessi. Se contattiamo qualcosa che ci turba è facile che poi i giorni di Natale diventano giorni tristi da cui fuggire.
- In ultimo, i giorni natalizi ci avvicinano alla fine dell’anno ed è il momento in cui facciamo il bilancio dell’anno che sta terminando. Se siamo portati a vedere solo ciò che non è andato facilmente ci buttiamo giù.
Allora cosa fare?
Per prima cosa pensate che la realtà che viviamo è quella che ci creiamo noi, quindi abbiamo il grandissimo potere di cambiare le cose in qualunque momento.
Se negli anni precedenti il Natale è stato un periodo triste, quest’anno può essere ben diverso.
Cominciate a sfatare i miti e le aspettative che ruotano intorno al periodo natalizio.
- Anzitutto non bisogna essere per forza felici, è impossibile esserlo tutto il giorno di tutti i giorni; la tristezza può accompagnare alcuni momenti di queste giornate.
- Poi non pensate che siete soltanto voi ad avere questo vissuto, tante persone vivono questo malessere. Già solo il fatto che sto scrivendo su questo argomento ve la deve dire lunga su quante persone potrebbero trovarlo interessante.
- Se a Natale siete tristi perché la vostra famiglia non vive in piena armonia prendete questi giorni come stimolo per cambiare le cose. Magari non vi prefissate di risolvere grandi dissidi in 3 giorni, ma può essere qualcosa su cui lavorare durante l’anno. Inoltre se state facendo il confronto con gli altri…siete davvero sicuri che gli altri vivano così in armonia? Vi assicuro che in tutte le famiglie c’è qualcosa che non funziona perfettamente, quindi non è solo la vostra.
- E’ assolutamente normale soffrire se non abbiamo accanto a noi una persona cara, ma se viviamo il presente pensando solo a quello che avevamo e ora non abbiamo più, non andremo mai avanti. Rischiamo di sentire sempre un grosso vuoto. E’ importante stare nel presente e vedere che ci sono persone care che ci stanno accanto e ci vogliono bene, quindi non concentratevi solo sugli assenti. Magari anche loro sentono la mancanza di quella persona cara e parlarne può essere un modo per sentirci più vicini. Inoltre ricordare con altri momenti belli vissuti insieme scalda il cuore.
- Quando i nostri parenti sono lontani soffriamo perché non possiamo stare con loro, però a volte con gli amici si può creare la stessa sintonia che abbiamo con i familiari. Per cui organizzatevi con loro e non rimanete soli.
- Se fermarvi dalla routine equivale a contattare qualche vissuto spiacevole vuol dire che state fuggendo da voi stessi. Vi assicuro che potete scappare quanto volete, ma prima o poi questo vissuto emergerà. Quindi per i giorni di festa concentratevi su ciò che vi aspetta di bello e godeteveli.
Passati i giorni di festa non abbiate paura a guardare in faccia ciò che vi provoca malessere perché se lo farete sembrerà tutto meno spaventoso di quello che immaginavate. - In ultimo: nei nostri bilanci tendiamo a guardare solo ciò che non abbiamo raggiunto. Cominciamo con l’essere obiettivi e cioè partiamo da tutto quello che siamo stati capaci di raggiungere. Poi possiamo passare a ciò che non abbiamo raggiunto, ma sempre con obiettività! Dobbiamo essere bravi a verificare la reale possibilità che avevamo di raggiungere un obiettivo e valutare se l’impegno e le strategie che abbiamo impiegato erano realmente sufficienti.
Se il vostro malessere persiste, valutate la possibilità di contattare uno specialista con cui parlarne.
Auguro buone feste a tutti!